giovedì 1 settembre 2011

Mai d'in Itali: ovvero marchio italiano, materia prima straniera


Mai d'in Itali. Ovvero le truffe alimentari che non conosciamo. Un esempio lampante sono le fruttifere cassette fuori stagione che anche al mercato coperto spesso hanno trionfanti l'etichetta di provenienza con scritto sopra "Italia". Peccato che fuori ci siano magari 15gradi e non è tanto la stagione delle pesche. Eppure così van le cose. Male, ma molto peggio vanno invece nel mondo della macellazione. Quello che pensate di aver preso ad un buon prezzo, non è prosciutto italiano, anche se tutto all'apparenza ve lo renderebbe tale. Non bastano il nome brianzolo, se vogliamo essere glocal; non basta la grande firma. Perché in Italia tutti questi maiali non ci sono. Sono maiali stranieri, olandesi o tedeschi, congelati, che vengono qua lavorati, ma macellati fuori confine. Come facciamo a riconoscerle? I cotti e i crudi sono solitamente pezzi molto grossi quelli stranieri e hanno sempre un sapore compatto in qualunque punto lo si tagli, sia all'osso che non. Inoltre hanno una sottile striscia di grasso interno, quasi onnipresente nel taglio in qualunque strato. Di solito invece più ci si avvicina all'osso più troviamo il grasso solo ai bordi. Inoltre spesso si sente un odore azotato il giorno dopo che si conservano le fette in frigor, con una sottilissima patina, una sorta di "invisibile peluria". Le cosce di provenienza italiana sono più piccole, magre verso l'osso, senza formazioni di grasso a "X" al centro. Il contrario invece dimostra la provenienza del pezzo da animali di dimensioni enormi, che per quantità in Italia non ci potrebbero stare fisicamente, così come accade per gli zebù della bresaola valtellinese. Anche se lì è il contrario. La vera bresaola ha un sapore più intenso e possiede una striscia venosa che divide il pezzo, e questo ci dimostra che è carne italiana vaccina e non sudamericana. Il pezzo straniero è del tutto compatto e con venuzze microscopiche, con una colorazione violacea più che rossa. Il made in Italy quindi è sotto scacco, e a volte la stessa tipicità, per esempio di oli lacustri lombardi è assai sospetta, in quanto la provenienza della quasi totalità del prodotto è di origine pugliese, col quale poi si taglia il poco olio locale. Quindi attenzione alle meraviglie della tavola: ci sono, ma bisogna saperle conoscere.

Nota positiva, i formaggi lombardi, dai più famosi ai più sconosciuti latteria, su quelli non si può mai barare. Latte crudo for ever insomma.

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