domenica 22 gennaio 2012

Main-stream-ing

La modernità poggia i piedi su due sassi sicuri e ben saldi che ne caratterizzano il contesto e che in precedenza non c'erano. La modernità poggia un piede su di un luogo, la stazione, da cui parte il concetto di viaggio, e un altro sul cinema, dove prende forma il teatro a due dimensioni.
Il luogo del viaggio e il luogo dell'immaginazione del viaggio.
Questi due spazi caratterizzano tutto il XX secolo; quante scene si svolgono con una partenza o con un addio all'aereoporto o alla stazione? Tantissime. Quello è il luogo dove inizia il viaggio.
E quante di queste scene sono state viste al cinema? Ci siamo capiti.
Il '900 è un'epoca che vede la prima parte, quella del secolo breve, affondare le sue radici in un XIX secolo in cui nascono questi luoghi che poi vedranno il pieno sviluppo nei decenni successivi.
La parte finale di questo lungo periodo vede il passaggio dal concetto di esperienza-luogo a esperienza-domestica. Col progressivo venire meno dei movimenti di piazza, è la casa il luogo dove tutte le esperienze possono essere rivissute. Dal telelavoro, all'homevideo al recente homebankingm questi processi si fanno largo man mano dopo il boom degli anni '60 per stabilizzarsi in pieno tra la fine degli anni '80 e il decennio successivo. Per spostarsi usiamo l'auto di famiglia e meno il treno, quindi il viaggio è un fatto privato, che non dipende più eslusivamente da un luogo, ma da un oggetto personale, perlopiù famigliare. E' il passaggio dal generale, dal luogo pubblico, a volte definito "non luogo" alla famigliare condizione domestica a decretare il lento evolversi "fordista" che porta l'uomo moderno a concentrarsi sugli oggetti dimenticando da dove provengono.
Dunque se tutto è a portata di mano, relegato ai confini della casa, come può influenzare l'avvento dell'informatica di massa a metà anni '90?
Start me up. Appunto iniziò così, con una canzone, magari scaricata attraverso Napster.
Volevamo avere tutto a portata di mano, ma i cd e i nuovi dvd erano troppo cari, e le cassette era "out", ingombranti e già vecchie. Addio vhs, benvenuto mp3.
Eppure questa banalissima evoluzione dei modi e dei consumi ha portato al minor consumo di prodotti, tanto che è proprio il file sharing che decreta il crollo del mercato discografico.
Perchè? perchè l'uomo del XXI secolo non vuole fare cose che non gli piacciono per avere cose che non gli servono. L'uomo nuovo vuole novità, vuole fruirla e poi avere la possibilità di provare la novità che segue.
Meno oggetti, più predicati.
Meno dischi, più musica.
Quindi se il cinema, non è più solo il luogo dove fruire i film, ma non lo è da venti anni, cosa può accadare al mercato homevideo? Abbiamo visto la chiusura americana di blockbuster, con la conseguente conferma della napsterizzazione del presente. Meno prodotti, più esperienze.
Non mi interessa più l'oggetto vhs o dvd, mi interessa "vedere il film", quindi passiamo dall'oggetto al predicato, passiamo dalla cosa all'azione.
Questo venire meno della materialità oggettiva, rende l'esperienza evanescente e porta quindi ad una visione diversa delle cose, in particolare del film.
Se al cinema lo vediamo insieme, in tv lo vediamo con la famiglia, al pc il nostro bellissimo film lo vediamo da soli. Quindi non solo è una esperienza quella della visione, ma "il vedere il film" è una esperienza del tutto personale, slegata da luoghi e da altri individui.
Così si passa dal mondo, da un luogo all'oggetto, dal predicato al soggetto. L'uomo non è più consumatore di prodotti, ma fruitore di esperienze. E' come se potessimo sempre muoverci facendo l'autostop. Co
Tutto questo è stato possibile perchè lo streaming dei grandi film era possibile. Lentamente negli ultimi anni grazie a questa esperienza che ha accresciuto la soggettività e la possibilità di scelta, i giovani hanno potuto confrontarsi meglio nei socialnetwork. Sono lontani i tempi dove i forum venivano moderati. Sono lontani i tempi in cui si scaricava un software per chattare. Oggi è tutto in rete. Lo è il linguaggio, la conoscenza, le possibilità. Il linguaggio in qusti anni si è evoluto e così gli individui.
Le primavere arabe hanno avuto molte più chance oggi rispetto a dieci anni fa grazie non solo alla condivisione, ma grazie soprattutto alla possibilità di vedere da soli (e quindi di ragionare senza influenze) quello che ci capitava. Un articolo di Repubblica di qualche settimana fa si lamentava della mancanza di una colonna sonora per i fatti legati a Occupy WallStrett . Mi sono chiesto come mai non c'è una musica di riferimento, anche poi quell'articolo non lo condividevo affatto: infatti sono arrivato a una conclusione, forse molto italiana.
Dagli inizi degli anni '90 a oggi il tempo si è come cristallizzato. E' come se una grande molla fosse stata caricata e tutto fosse fermo: gira che ti rigira le facce son sempre le stesse, Berlusconi, i Clinton, Bush, Putin ecc ecc Prima o poi la molla scatterà (e adesso stiamo vedendo gli ultimi avvitamenti). Quindi se ci chiediamo quale musica sarà la colonna sonora dei movimenti, bhe non è difficile immaginarlo se diciamo che tutto s'è fermato musicalmente parlando. Dal 1991 al 1997 il Lollapalooza girò per il nord America. Un festival itinerante: musica che andava dove la gente voleva, un po' come sarebbe successo con napster negli anni successivi.
I musicisti che aderirono al festival invetato da Perry Pharrel, leader e voce dei Jane's Addicstion (nonchè inventore del concetto di musica indie-indipendent) sono alla base della storia recente :
Jane's Addiction, Red Hot Chili Peppers, Soundgarden, Pearl Jam, Temple of the Dog, Rage Against the Machine, Alice in Chains Smashing Pumpkins, Beastie Boys,George Clinton & the P.Funk All-Stars, Green Day, Hole,Beck, Sinéad O'Connor, Sonic Youth e Nirvana (che però nell'estate del 1994 erano già sciolti).
Se ci chiediamo quindi quale è la colonna sonora pensiamo che da allora la molla si è arrovellata su se stessa e sta per scattare. L'ultima grande ondata "rock" si è fermata (non a caso) con l'avvento dell'era digitale. Abbiamo impiegato anni per vedere riempirsi le piazze, vedere i concerti pieni di gente, giovani lottare per il proprio futuro.
E tutto è successo perchè si è rotta la quarta parete e il mondo è entrato in casa, cambiando radicalmente la vita dei giovani.
Certo, c'è chi subisce gli input e resta passivo, ma streaming e peertopeer non sono affatto mainstream, anzi.
Oggi più che mai possiamo dire che dalle rivolte in Iran alle proteste in Spagna, da Occupy Wall Street alle primavere arabe, tutte queste manifestazioni sanno di spirito giovanile.
All these manifestations smell like teen spirit.

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